PARCHEGGI SAN CARLO: “PROMESSE E IMPEGNI DISATTESI”
IN UN’INTERVISTA DI MASSIMO BRANCATI, PUBBLICATA SULLA GAZZETTA DI BASILICATA” spiego lo stato dei fatti, ma soprattutto che l’ospedale continua a essere “inadempiente”
“Una bruttissima storia che, nonostante tutto, sembra non avere fine – ha detto Gianfranco Gallo – (volontario e cronista che si occupa di temi sanitari da oltre vent’anni)” “Dopo diverse segnalazioni, come tante che ricevo, ho dovuto prendere coscienza che tutto il lavoro fatto in molti anni è stato inutile; Lavoro – ha proseguito Gallo – fatto per ridare a chi si reca all’ospedale San Carlo, magari perchè bisognoso di assidue cure, la possibilità di avere un posto auto senza “per forza” doverlo pagare. Per di più facendo fare utili ai privati” La Gazzetta ha dato conto ai propri lettori di tutta la vicenda, ormai decennale, partita anche da lamentele di molte parti della società civile: fra i primi i cittadini fruitori dell’ospedale provenienti dall’intera regione, di politici e partiti, fino all’intervento del Difensore Civico Regionale, ad arrivare “all’atto della disperazione” come lo ha definito Gallo: l’esposto che lui stesso ha inoltrato alla Procura della Repubblica l’anno scorso. “Dopo diversi tentativi bonari per addivenire a una equa soluzione col San Carlo non mi era rimasto altro da fare – ha commentato Gallo – Ciò nonostante ho dovuto prendere ancora una volta atto, dopo averlo verificato, che a oggi quanto detto e concordato col San Carlo non ha trovavo attuazione nei fatti, ed è per me una vera e propria umiliante presa in giro; soprattutto per i tanti cittadini malati, costretti a recarsi in ospedale” Gallo sospetta che: “quello della dirigenza del San Carlo possa essere stato il classico tentativo di far passare tempo e acqua sotto i ponti, per lasciare le cose come stanno, nonostante l’evidenza delle contraddizioni. Probabilmente – ha detto Gallo – con la speranza di una mia dimenticanza o ritiro per stanchezza dalla battaglia. Se così fossero, sbagliano e di grosso – ha tuonato Gallo – Sembra si badi a tutelare interessi economici piuttosto che rispettare i diritti e le relative norme, come è stato più volte evidenziato non soltanto da me” E poi “Una presa in giro – afferma Gallo – per altro perpetrata anche nei confronti del Difensore Civico Regionale, l’avvocato Antonia Fiordelisi, che ha dato un forte contributo perché si trovasse una soluzione e si rispettassero le regole. L’ho informata – ha fatto sapere Gallo – che quanto concordato anche alla sua presenza con l’azienda non viene rispettato. Che i pazienti, per esempio anche quelli che fanno chemioterapia, continuano a pagare il parcheggio, contrariamente a quanto detto nei diversi incontri e nelle more scritte dall’ospedale. Ai caposala, ho parlato con alcuni – continua Gallo – che dovrebbero gestire questo aspetto, non sono state fornite le corrette informazioni con le disposizioni del caso ed è quindi tutto confuso: sia sulle modalità burocratiche sia sulle allocazioni dei parcheggi per i pazienti che ne hanno diritto” E ancora “ In tante occasioni dal San Carlo hanno fatto sapere che a questi aspetti l’azienda è sensibile; ma invece di semplificare le cose – lamenta Gallo – pare le abbiano complicate. Tant’è che tutti pagano il parcheggio, anche chi dovrebbe essere esonerato, certamente non perché non ne vogliano usufruire. Un atteggiamento davvero “riprovevole e contro moralità” – pensa Gallo – A chi gestisce l’azienda, va ricordato che è pubblica, e per l’azienda i diversi aspetti che è al servizio dei cittadini e che il loro stipendio, spesso anche di tutto rispetto, non cade dal cielo. Pure il Difensore Civico è rimasta perplessa di fronte alle mie comunicazioni – ha fatto sapere Gallo – Al punto che lei stessa ha ritenuto che sia necessario rincontrare la direzione del San Carlo per avere una volta per tutte chiarezza sull’applicazione delle regole, prima di tutto in funzione dei diritti dei cittadini e dei doveri dell’azienda” Gallo, nonostante tutto, promette ancora battaglia e questa volta non con un semplice esposto dei fatti alla Procura, come ha già fatto, ma con una querela nei confronti diretti di chi gestisce per l’azienda San Carlo questo aspetto, “certo – si dice gallo – che la magistratura possa fare chiarezza e giustizia, se non si dovesse addivenire alla giusta soluzione a stretto giro”