“DIFFERENZE NELLA SOMMINISTRAZIONE DEI TAMPONI FRA L’ASP E L’ASM”
L’AZIENDA SANITARIA MATERA SEMBRA PIU’ ACCORTA DELL’AZIENDA SANITARIA POTENZA
Il Tampone ormai è una sorta di chimera che tutti vorrebbero gli venisse somministrato, se non altro per un fattore psicologico. Si sa che non rappresenta una cura ma la definizione di uno stato della propria salute anche se non si è affetti dai sintomi. Ma essendo così richiesto nel mondo, ancora non è disponibile per tutti e soprattutto per le centinaia di milioni di persone che ne fanno richiesta. L’epidemia causata dal Coronavirus sta mostrando come l’Italia della santità e dei decreti è diversa da regione a regione e da comune a comune. Addirittura da Azienda ad azienda sanitaria nella stessa regione. Quella che interessa da vicino è la Basilicata. Nella somministrazione dei tamponi si riscontrano delle differenze fra le due aziende sanitarie lucane: di Potenza e Matera. La regione ha annunciato la somministrazione dei tamponi per gli operatori delle forze dell’ordine e per i Vigili del fuoco; le aziende ospedaliere, San Carlo e Crob per tutti gli operatori e per i pazienti oncologici ed ematologici ricoverati. l’Azienda sanitaria di Potenza per tutti gli operatori del 118. E fin qui tutto bene. Si rimane perplessi per le differenze nella somministrazione ai pazienti onco-ematologici non ricoverati. Mentre l’azienda materana annuncia sul sito che li farà a tutti quelli in cura, senza distinzione fra ricoverati e non, l’Asp pare lo abbia previsti soltanto per quelli sospetti o con possibile malattia in corso. La domanda che ne scaturisce è: perché questa differenza fra le due aziende sanitarie a capo della stessa regione? Non ultime le iniziative di alcuni comuni che hanno somministrato di loro iniziativa i tamponi ritenuti poi non attendibili.
Una delle evidenze riguarda la mancanza di una cabina di regia univoca che abbia dato indirizzi chiari nella gestione dell’epidemia.