SE OGNUNO ALLE PRIME DIFFICOLTA’ LASCIASSE…
L’Onorevole Salvatore Caiata, presidente del Potenza a giugno lascia il calcio.
Un cronista, un giornalista, le altre figure pungenti e di controllo nella società sono soggetti a una infinità di critiche, spesso ingiuste e a volte anche da personaggi poco raccomandabili; Capitano minacce, a me sono arrivate di tipo legale e fisico, che mai hanno avuto seguito. Non c’era materia del contendere. Erano solo scuse intimidatorie, il tentativo di far lasciar perdere il tema de momento. Cosa che non è mai avvenuta. Come ne ho ricevute da alcuni, pochi per fortuna, tifosi quando ho criticato scelte e atteggiamenti del neo presidente Caiata, apparentemente discutibili. Le aggressioni verbali e le intimidazioni a mezzo social sono state molte. Invece siamo ancora qui a tentare di dare il nostro contributo alla regione e alla città. Mentre Caiata, alla prima “intimidazione” in una fase molto critica della squadra, annuncia la sua dipartita dal mondo del calcio cittadino. Questo atteggiamento si presta a diverse interpretazioni, a bocca storta o palesi. Fra queste, quelle meno generose: “ormai ha fatto la sua strada politica, l’affare Cip zoo gli è andato male, del consenso dei tifosi non ne ha più bisogno” Lo dicono e pensano in molti! Del resto in parlamento ci è arrivato inizialmente coi 5 stelle, ammaliati dai successi sportivi, suoi e della squadra, “spacciandosi” durante la sua presentazione nella lista, alla presenza di Di Maio, come lucano dell’anno; senza specificarne il contesto. In realtà era un sondaggio di un quotidiano locale, lui fu preferito da poco più di 200 lettori, probabilmente tifosi, appunto sulla scia dei successi calcistici del momento. In fine, com’è noto, il disinvolto cambio di casacca. Verso quel partito, Fratelli D’Italia, messo ieri sera sotto la lente dalla trasmissione Report di Rai3. Una approfondita inchiesta dalla quale è venuto alla luce che si tratterebbe di un partito che è stato permeabile e contaminato a livello centrale: da qualche presunto mafioso e affarista; intriso anche di quella destra estrema del Lazio. Le inchieste in corso della magistratura chiariranno.