SAN CARLO “PER QUEL PARCHEGGIO NON SEMBRA SIANO RISPETTATE TUTTE LE NORMATIVE”

“Anche l’urbanista Pontrandolfi dice la sua”

Sembrava che chi dirige l’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza  avesse finalmente compreso che la situazione dei parcheggi, così com’è, non è urbanisticamente confacente alle normative, alla buona pratica e neppure rispettosa del codice della strada; in particolare dell’articolo 7. Nei parcheggi di fianco le così dette tende del Quatar, per un pò di tempo le sbarre sono rimaste aperte. Con un articolo  (leggi qui) ho manifestato soddisfazione, credendo che fosse una situazione definitiva che avrebbe sanato la stortura che denuncio da anni. Nessun parcheggio libero. Invece, guarda caso, il giorno dopo sono stati nuovamente chiusi. Si deve pagare per parcheggiare senza se e senza ma. Sono anni di rilievi e di azioni tese a riportare la situazione nella correttezza, in primis a tutela di chi in quell’ospedale ci va spesso per motivi legati alla salute propria o di un familiare. Dall’azienda ospedaliera nell’arco degli anni solo risposte tese a “imbrogliare le carte” Posti per i pazienti “inventati” parcheggi bianchi altrettanto, e per di più si paga anche la notte. Come se si trattasse di un parcheggio privato. Invece è pubblico; Quali sono quelli di un’azienda pubblica come il san Carlo. Anche il difensore civico regionale in più occasioni ufficiali ha fatto notare, sia all’azienda ospedaliera, sia alla regione che al comune, che la situazione non è conforme, in primis, alle esigenze dei cittadini, ma anche a diverse regole e normative. Purtroppo tutti se ne sono lavati le mani, senza intervenire per sanare le storture. Un “muro di gomma” dei più solidi mai incontrati. Per dare le dovute motivazioni tecniche a quanto appena scritto, si è reso opportunamente necessario dare voce a un tecnico di spessore; architetto esperto in urbanistica, già professore dell’Unibas e già assessore all’urbanistica del comune di Potenza, Piergiuseppe Pontrandolfi. Mappa e testi alla mano ha studiato per quanto possibile la situazione e ha considerato che quei pochi parcheggi sulla strada pubblica che porta all’università, unici non a pagamento, portati dall’azienda San Carlo in conto di quelli previsti dal codice della strada, come “congrui liberi” (con una singolare interpretazione della congruità, a favore dell’incasso) in realtà non possono essere considerati tali. Infatti, anche secondo Pontrandolfi, quelli gratuiti previsti dal codice della strada devono essere ricavati da quelli di cui dispone l’ospedale, non da quelli comunali: sulle proprietà del comune. L’architetto inoltre ha fatto rilevare, del resto sono anni che lo si spiega al comune di Potenza, che l’area dei parcheggi nei pressi della fermata della stazione ferroviaria di FS e Fal, dove oggi sono montate le tende del Quatar, in realtà è “standard di quartiere” sui quali l’ospedale non ha alcuna titolarità. Ovviamente parcheggio anche destinato alle stazioni. E anche su questo aspetto dal comune di Potenza si comportano come gli struzzi, in particolare chi ha la funzione di controllo, nonostante in più occasioni siano stati sollecitati a regolarizzare la situazione.

 

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