LA SANITA’ LUCANA NEL “BLOB” DELLA PROPAGANDA

DILAGA LA PROPAGANDA DEI RICONOSCIMENTI SOPRAVVALUTATI, MA AUMENTA LA MORTALITA
E’ dilagante ormai la propaganda negli ospedali lucani. Dopo il Crob (leggi qui) anche il San Carlo “sfrutta” l’occasione per darsi un tono forse un po’ sopra la realtà. E’ il caso del comunicato che parla della senologia come “punto di riferimento nazionale” Dopo la senologia del Crob anche loro hanno otTenuto finalmente la certificazione di ‘Aps senonetwork’ che verifica se le strutture sono dotate di professionalità e strumenti idonei a gestire le patologie senologiche coi minimi standard previsti. Ma non certifica la qualità delle cure se non dopo la valutazione di altri parametri, che il San Carlo e neppure il Crob hanno sottoposto alla loro verifica. La senologia del San Carlo, come pure del Crob, è una delle oltre 155 senologie italiane a essere iscritte nel Senonetwork e con i requisiti minimi. Da qui a essere punti di riferimento nazionale ne passa. Sarebbe interessante invece sapere quali sono gli esiti delle terapie. E proprio a luglio l’Istituto Superiore di Sanità ha fatto sapere che in Basilicata la mortalità per problemi oncologici al seno aumenta. Solo in Calabria la situazione è peggiore. Come è noto la sanità lucana è forte declino e l’assessore regionale Cosimo Latronico, sembra non esserne accorto. Lo si vede partecipare a diverse manifestazioni che non riguardano la sanità. Probabilmente crede di essere ancora all’opposizione, dove è stato per molti anni. Nelle foto è possibile capire di cosa si tratta realmente per questo riconoscimento.

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