IL SINDACO DOVREBBE CAMBIARE L’ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE
OFFENDERE L’ITELLIGENZA DI CHI L’HA VOTATO NON GIOVA “MOLTI RITIRANO IL VOTO A SUO FAVORE”
Nel suo comunicato che si può leggere (QUI) il sindaco di Potenza Vincenzo Telesca, sembra voler giocare coi fatti e le opinioni che sono chiare. Soprattutto perché scaturite da atteggiamenti unilaterali dell’amministrazione che dirige. Entra subito e lungamente nella questione Mac Donald, come se fosse un affare esclusivamente pubblico e che lui abbia potere per cambiare le cose. Per fortuna non è così: è un’attività privata che coinvolge la città perché è in un luogo simbolo e storico. La piazza Mario Pagano (detta Prefettura). La pubblica discussione si è concentrata sulla qualità del cibo e sulla spazzatura che questo tipo di attività creano. L’unica cosa che potrebbe e dovrebbe fare l’amministrazione è “imporre” alla proprietà di pulire costantemente e creare le condizioni perché la spazzatura non sia abbandonata ovunque (concentrarsi subito su questo tema è una strategia per distrarre dai tempi principali?). Poi i temi più scottanti: gli affidamenti diretti a ditte a lui note e a persone di una certa cerchia. Telesca dimentica che la città è piccola e la gente le cose le sa. Affidare a chi sta lavorando per lui – per il noto B&B in piazza Matteotti, dove si è consumato anche uno “scempio architettonico” la famosa pensilina per i pannelli fotovoltaici, realizzazione possibile, a quanto pare, solo per un “buco” normativo (un sindaco che tiene alla sua città fortemente rinuncerebbe a quello che comunemente è definito un’offesa dai cittadini) – un appalto pubblico con affidamento diretto, si mette nella condizione di essere giustamente criticato. La scusante dell’urgenza di spendere i soldi non esclude la possibilità di affidare a una delle tante altre ditte lontane dai suoi interessi privati, soprattutto per opportunità. Dimentica che il detto: “pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca” fa parte della cultura italiana che ne ha viste in questo senso di tutti i colori. E poi le scelte dei consulenti legali e della comunicazione. Il legale già candidato nella sua lista e l’addetto alla comunicazione – l’ente ha già fra i suoi componenti un addetto stampa e comunicazione che pare non sia affogato di lavoro – che è un Fan di Nino Postiglione (sui social lo definisce maestro). E’ anche fra i collaboratori della manifestazione del Galà del Postiglione? Se ne sarà mica occupato lui della sceneggiata dei fotografi finti? Ed è la seconda coincidenza. Per ultima la questione dell’intitolazione. Oggi si sta aggiustando il tiro: non è più la prima “radio pirata” in Italia, ma la prima a essere stata iscritta alla camera di commercio: nel 1973. Fin’ora si è detto, a quanto pare impropriamente, che sarebbe stata la prima a trasmettere. Telesca non comprende che le intitolazioni non possono basarsi su una gara a chi è stato il primo a iscriversi alla camera di commercio. E la giustificazione che altri lo abbiano fatto non cambia la storia. In effetti è inspiegabile come abbiano potuto dedicare più spazio a Postiglione che a molti altri davvero meritevoli di una intitolazione, forse perché forviati da fatti e descrizioni non corrispondenti alla realtà che i potentini conoscono meglio? Ci sono testimonianza dirette di potentini che vantano loro il primato di aver trasmesso prima di radio Potenza Centrale. E poi le regole: Telesca fa finta di non aver compreso quanto lui stesso ha sottoscritto nella delibera: “all’art. 7 punto d), che i nuovi nomi da assegnare a strade, piazze o ambiti urbani devono richiamare “personalità, eventi e realtà di rilevanza nazionale e internazionale, tali da rappresentare valori non effimeri, non legati alla convenienza del momento, ampiamente condivisi e indicativi della sensibilità e dell’interesse dell’intera comunità cittadina” La discordia e il dissenso è evidente e ampio. Moltissimi potentini non sono d’accordo e lui a rigor di regolamento ne deve prendere atto. E poi c’è il cambio del nome che non è possibile. La caparbietà che vuole mostrare porta alla polemiche, forse crede di sedarle con le spiegazioni che hanno presa su pochi intimi. Tant’è che in molti stanno dichiarando di ritirare il voto a suo favore.