ENNESIMA RICHIESTA MILIONIARIA DAI MANCUSI AL COMUNE

OLTRE 3,400MILIONI LA RICHISTA PER UN TERRENO COMPRATO DA CHI LO AVEVA GIA’ CEDUTO AL COMUNE PER INTERESSE PUBBLICO

Era facile da intuire. Lucania oggi lo ha previsto. L’ennesima richiesta dei Mancusi al Comune per danni e rivalutazioni. E’ successo già in altre occasioni. Come per il “primo centro direzionale” in via Sauro” Secondo loro, incredibilmente, avrebbero potuto realizzare più cubatura e che quindi il comune li avrebbe dovuti risarcire. Non si sa bene dove avrebbero potuto realizzare altra cubature, in un luogo urbanisticamente saturo come un uovo. Inoltre con un gioco di prestigio urbanistico, avallato dall’allora dirigente, Guglielmi, nello stesso luogo si sono risparmiati un bel pò di quattrini, non avendo realizzato il parcheggio di 3000,50 metri quadrati previsto e obbligatorio. Se l’hanno spuntata sul risarcimento richiesto è da verificare. Sembra che vogliano spremere le casse del comune appena possibile e spesso con strategie che solo i più raffinati “speculatori” possono mettere in atto. Dopo aver cercato di sottrarre il terreno, dal cospicuo valore di milioni di euro, a piazza della Costituzione, detto il Buco, che dovranno cedere solo perché lo ha deciso il consiglio di stato; dopo che hanno provato con tutti i gradi di giudizio (leggi QUI) a non cederlo, come si erano impegnati a fare all’atto della stipula della convenzione per la realizzazione del “centro direzionale II” ora ci provano con una richiesta d oltre 3,400milioni. Hanno acquistato un terreno da chi lo aveva già ceduto al comune, dopo che è stata realizzata una strada pubblica (leggi QUI). Evidentemente al momento dell’acquisto sapevano di non poter realizzare nulla. Oggi, assistiti dagli eredi del noto avvocato DeBonis, chiedono tanti soldi perché a loro dire si sarebbero potuti realizzare fabbricati. E questo solo perché, pur se il comune ha liquidato il vecchio proprietario in seguito a una sentenza, non ha formalizzato la presa di possesso. Insomma i Mancusi si sono infilati, non si capisce bene come, acquistando il terreno il cui possesso era già del comune, da chi lo ha “dovuto cedere al comune” per interesse pubblico, pagato secondo una stima che sembra anche per i giudici adeguata. Eppure i Mancusi e la dinastia hanno avuto tante possibilità dal comune, alcune, come quelle descritte dubbie, ma ve ne sono altre, come la cessione dei terreni a via dei Molinari, probabilmente pagati dal comune più di quanto avrebbe dovuto, e insistono con ulteriori richieste, apparentemente pretestuose, mettendo ancor più in ginocchio, qualora la spuntassero, l’ente che li ha sempre favoriti con conseguenti affari milionari.

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