LUISA IMPASTATO: NON STRUMENTALIZZATE ZIO PEPPINO. REA: MAI SCRITTO CHE “RPC” E’ LA PRIMA

IL PRESIDENTE DEL REA SMENTISCE: MAI SCRITTO CHE “RADIO POTENZA CENTRALE” SIA STATA LA PRIMA RADIO LIBERA IN ITALIA

Secondo la narrazione di Giuseppe Postiglione “presunto” editore del “presunto” gruppo Cronache, la citazione durante la commemorazione dei 50 anni delle radio libere nella sala del consiglio comunale di Cinisi, paese natale di Peppino Impastato, avvenuta nel 2023, sarebbe una sorta di bollino di garanzia dello spessore umano del Padre Nino, e anche di benevolenza proveniente dal paese di chi per combattere la mafia ci ha rimesso la vita. Fu l’iniziativa personale del caro amico di Nino Postiglione, Toni Luppino, consigliere del Rea (Radio Televisioni Associate Europee) ad affermare che “Radio Diffusione” diventata Potenza Centrale, sia stata la prima a trasmettere come radio libera in Italia. Luppino scrive nella nota letta durante la celebrazione dei 50 anni delle radio libere a Cinisi, che il Rea lo ha certificato. Attestazione smentita dal presidente del Rea: “non c’è alcun documento da me firmato che affermi questo” Ha detto al telefono Antonio Diomede. Quindi è la conferma che si tratta di un’iniziativa di Luppino che non si esprime a nome del Rea. “Non è sulla base di un’iscrizione alla camera di commercio che si può affermare quale sia stata la prima radio a trasmettere – ha detto il presidente – Sono in tante a pretendere il primato. La prima radio di cui si ha certezza è quella di un senatore barese che ha iniziato le sue trasmissioni a Bari nel dopoguerra” Sulle intitolazioni ha detto: “Una quarantina di comuni hanno aderito a intitolare strade alle radio libere, ma mai abbiamo proposto un nome” E poi la chiamata in causa di Peppino Impastato a ogni occasione. La nipote Luisa, raggiunta al telefono in qualche modo “casca dalle nuvole” In merito alla commemorazione del 2023 a Cinisi ha detto: “Sono stata invitata alla commemorazione dal presidente del consiglio comunale. Perchè sarebbe stata dedicata anche a mio zio Peppino, che come è noto aveva fondato Radio Aut prima di essere ammazzato nel 1978. E’ stato letto un documento che lo citava. Non ero a conoscenza di chi fossero e cosa facessero gli altri menzionati. Un incontro durato pochi minuti” E poi, alla domanda se ritiene che l’accostamento di suo zio, spesso chiamato in qualche modo in causa da Giuseppe Postiglione è corretto, dice: “Sembra una strumentalizzazione in piena regola. Non entro nel merito della primogenitura delle radio, a prescindere, pur se non posso dire con certezza cosa avrebbe pensato Peppino, ma conoscendo bene la sua storia, ne avrebbe preso le distanze disapprovando questo metodo” Tante le anomalie nelle diverse intitolazioni a Nino Postiglione, su basi che non sembrano corrispondere ai fatti. Pare che abbiano “abboccato” in tanti. In nessun caso è stato appurato se quanto fatto veicolare trovasse conferme con verifiche inoppugnabili.

Verificato da MonsterInsights