INTITOLAZIONI A POSTIGLIONE “SMASCHERATA LA NARRAZIONE”

FRA DOCUMENTI INESISTENTI, INFORMAZIONI ERRATE  E LEGGI NON RISPETTATE SEMBRA IL MERCATO DELLA NOBILTA’ 
Altre reazioni sull’attribuzione di pioniere delle radio libere italiane a Nino Postiglione. Anche il presidente del Consiglio Comunale di Cinisi, in provincia di Palermo, Michele Giaimo, prende le distanze. Anche lui ha dato credito al proponente, tal dottor Tonino Luppino, consigliere del Rea, associazione delle radio e televisioni, già impiegato della regione Campania, ora in pensione. “Mi è stata inoltrata una sollecitazione – ha detto il Presidente del consiglio comunale di Cinisi – ripetuta più volte da Luppino, con la quale si diceva che in occasione dei 50 anni delle radio libere sarebbe stato utile ricordare Nino Postiglione, pioniere, e Peppino Impastato, con la lettura di una nota. Ho invitato anche Luisa Impastato perché lo zio Peppino era citato come proprietario di una nota radio libera a Cinisi, “Radio Aut”. La commemorazione si è limitata alla lettura del documento inviato da Luppino, durante un consiglio comunale. Ho dato credito a Luppino, presentatosi come consigliere del Rea, assumendo che, così come mi è stata presentata, l’iniziativa fosse meritevole e che quanto ha scritto rispondesse al vero. Invece scopro ora che non ci sarebbe la certificazione del REA. Ovviamente se avessi saputo quanto sta emergendo in questi giorni, non lo avrei proposto alla capigruppo del Consiglio comunale, durante la quale nessuno ha espresso contrarietà” E le anomalie nelle diverse intitolazioni non sono finite. Nella delibera, a firma dell’assessore alla toponomastica del comune di Potenza, Roberto Falotico, in seguito alla quale il comune vorrebbe intitolare il Belvedere di Montereale a Nino Postiglione, è scritto: CONSIDERATO che (…) ricordare e rendere onore alla straordinaria figura di Bonaventura Postiglione, al quale, di recente, dopo un’attenta e documentata indagine conoscitiva, la R.E.A. (RadioTelevisioni Europee Associate), presieduta dal dottor Antonio Diomede, ha riconosciuto la primogenitura radiofonica in Italia, avendo fondato, nel 1973, con la moglie Palmina Tortorelli, “Radio Potenza Centrale” (…)” Se si chiede la visione dei documenti agli uffici comunali, si scopre che pur se citato, fra gli allegati, il documento del Rea non c’è. Pura invenzione, considerato che il presidente Diomede ha smentito di aver mai firmato una certificazione di primogenitura, come scritto nei giorni scorsi da LucaniaOggi (Leggi QUI). E poi c’è la questione giuridica: non è possibile cambiare il nome a luoghi pubblici (Belvedere di Montereale) se non con procedure specifiche che in questo caso non sono state attivate; sembra che non sarebbero possibile in questo caso. E poi l’intitolazione della sala stampa della regione. La mozione di fine 2021, a firma dei consiglieri Giovanni Vizziello, oggi di Basilicata Casa Comune, proveniente da Fratelli D’Italia, e Vincenzo Baldassarre, ex consigliere nelle file di Fratelli d’Italia, votata dagli undici consiglieri presenti, ha impegnato la Giunta Regionale all’intitolazione; anche in questo caso sulla base della certificazione (inesistente) del Rea. Oltre la documentazione inerente la mozione e l’approvazione nella seduta del consiglio regionale, negli uffici della regione dicono che non ci sono altri documenti. Se ne deduce che: il Presidente Bardi avrebbe dato mandato di ordinare la tabella e di organizzarne l’intitolazione; Con una proceduraapparentemente singolare, se non scritta. Anche in questo caso senza la verifica della veridicità e bontà delle informazioni dei consiglieri proponenti. Lo stesso Giovanni Vizziello ha dichiarato: “all’epoca della mozione l’abbiamo dedicata per l’intitolazione non per ragioni politiche, ma solo perchè le informazioni avute erano che Nino Postiglione fosse il pioniere delle radio libere. Tutte le  informazioni di cui scrive la stampa ora non erano disponibili e se corrispondenti al vero, la base su cui abbiamo proposto la mozione viene meno, di conseguenza la situazione cambia” Probabilmente tratti in errore dalla narrazione ricorrente della certificazione mai fornita dalla Rea. Uno dei casi più emblematici l’ha offerto il comune di Maratea. Un luogo destinato con delibera comunale a ricordare Pierpaolo Pasolini, detto “Terrazzino Pasolini” è stato intitolato alle Radio Libere in ricordo di Postiglione. Evidentemente per il sindaco di allora di Maratea, Daniele Stoppelli, Postiglione avrebbe più meriti del poeta, scrittore e regista conosciuto nel mondo, Pierpaolo Pasolini. Un’intitolazione che sembra sia stata fortemente caldeggiata dall’amico dei figli di Nino Postiglione, Mario Polese, consigliere regionale di Orgoglio Lucano, nonostante, alla data della delibera – 2021 – non fossero trascorsi i 10 anni dalla morte previsti dalla legge.

 

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