LA STORIA PIU’ ACCREDITATA SULLA NASCITA DELLE RADIO LIBERE

IL PRIMATO E’ CONTESO FRA “RADIO MILANO INTERNATIONAL” E “RADIO PARMA” A POTENZA LA PRIMA E’ STATA “RADIO PRETORIA UNO”
La radio libera è stata la gioia per molti ragazzi degli anni settanta e ottanta e “dolori” per alcuni oggi. La storia della loro nascita è soggetta a incertezze e, come sta venendo a galla in questi giorni, manipolazioni interessate. Potenza, suo malgrado, ne è diventata l’epicentro nazionale. Sulla base di “falsi storici” costruiti da bontemponi, sono state intitolate strade e piazze a chi di questa storia ne fa parte ma non come pioniere. Il riferimento è all’intitolazione anche del Belvedere di Montereale a Nino Postiglione, in quanto precursore e primo in Italia ad aver cominciato a trasmettere nell’etere sin dal 1973. La prova inconfutabile, a dire di Tonino Luppino, consigliere dell’associazione privata Rea (Radiotelevisioni europee unite) e grande amico di Nino Postiglione, sarebbe un certificato del 1973 della camera di commercio di Potenza. Questa ricostruzione è stata smascherata; dopo molti anni, con la semplice visura camerale del certificato. L’iscrizione del 1973 corrisponde in realtà a un’attività di commercio di elettrodomestici, modificata nel 1978 con l’apertura di una radio (Leggi QUI). Ma qual è la storia più accreditata per riconoscere, se possibile, la primogenitura delle radio libere? La ricostruzione storica più attendibile a Potenza, come indicano le diverse testimonianze di proprietari e DJ dell’epoca degli anni 1975/1976, è che la prima a trasmettere sia stata “Radio Pretoria uno” Finanziata da Francesco Solimena, storico presidente dell’ACI di Potenza. Aveva iniziato le prove già dalla fine 1975. Le trasmissioni effettive a inizio  del 1976. Poi si sono affacciate, verso giugno dello stesso anno: “Radio Potenza Centrale” e “Canale 100” A settembre “Radio Potenza Città” Queste le prime quattro radio a Potenza. Intanto gli storici più accreditati nel mondo delle radio libere nazionali mettono a disposizione le loro ricerche storiche. Uno dei due massimi esponenti interpellato era caduto “nell’inganno” dal certificato esibito in lungo e in largo da Luppino. Dopo aver scoperto dell’errata lettura di quel certificato del 1973, ha preso atto che la supposizione della prima genitura è risultata un falso storico. Per tanto si è appurato che la tesi sulle prime radio in Italia che hanno trasmesso con un palinsesto definibile tale sono: “Radio Milano International” e “Radio Parma” La prima, anche se sembra abbia iniziato le trasmissioni per prima con un palinsesto, essendo stata chiusa poco dopo l’apertura dalle autorità nel 1974, essendo fino a luglio del 76 illegali, deve cedere lo scettro a Radio Parma; che ha iniziato le trasmissioni a gennaio del 1975. Senza che, stranamente, sia mai stata fatta chiudere. Probabilmente perché ritenuta innocua dalle forze dell’ordine parmensi. Questa è la storia più accreditata in Italia delle radio con trasmissioni continue, costanti e con un minimo di palinsesto. Il marasma dell’etere delle radio pirata in FM, come erano definite prima della sentenza della corte di cassazione che le ha legalizzate a luglio del 1976, è tale e tanto, che sembra quasi impossibile stabilire con certezza chi ha iniziato a trasmettere per prima, non solo con prove di trasmissione, ma con costanza. Altrimenti sarebbe necessario scomodare il padre dell’etere Guglielmo Marconi. Intanto una certezza c’è: non è Radio Potenza Centrale la prima in Italia.

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