ISTITUZIONI E STORICI INDOTTI IN ERRORE DALLE “STORIELLE” DI LUPPINO SULLE RADIO ITALIANE
DALLLA “FARSA” DEL CERTIFICATO DELLA CAMERA DI COMMERCIO AI SEGNALI LIBERI.
Il saprese Antonio Luppino – sedicente pirata delle radio libere – dipendente in pensione della regione Campania, insiste. Attraverso la “farsa” certificazione della Rea (una delle associazioni private minori delle radio e TV, della quale fa parte come consigliere addetto alla comunicazione) sbandierata in lungo e in largo e anche in atti pubblici, ha attribuito per molti anni la primogenitura delle radio libere al defunto Nino Postiglione. Ad avvalorare la sua ricostruzione scrive di presunti accurati approfondimenti, suoi e dell’associazione, a quanto pare senza aver letto il certificato sbandierato. A sconfessarlo ci ha pensato anche il suo presidente: Antonio Diomede; che ha comunicato verbalmente e per iscritto di non aver mai chiesto intitolazioni per Postiglione. Anche la nipote di Impastato. Luisa, tirata in ballo insieme al presidente del consiglio comunale di Riace, in Provincia di Palermo, luogo di Nascita del compianto Peppino Impastato, ha preso le distanze. Luppino è riuscito, con la narrazione del certificato della camera di commercio, a far credere che l’iscrizione di Radio Potenza Centrale sarebbe del 1973 e di conseguenza ad accomunare Impastato e Postiglione. Come ha svelato Lucaniaoggi, invece risale a ottobre del 1978 e che ha iniziato a trasmettere con le prove a giugno del 1976 (leggi qui) Pochi giorni fa sul social Facebook, questa volta a
titolo personale, Luppino ha buttato in pasto all’opinione pubblica, l’ennesima storiella alla quale potrebbero credere soltanto gli sprovveduti: “diffuse nell’etere i primi segnali liberi”, come ha giustamente osservato, in un suo articolo del 2017, pubblicato sul prestigioso sito web “Storiaradiotv”, lo storico della radio, nonché docente, scrittore e speaker radiofonico Massimo Emanuelli” E bene, Emanuelli, intervistato da Lucaniaoggi prima della boutade di Luppino (leggi qui), è rimasto sorpreso quando ha saputo della falsa interpretazione di quel certificato avendo letto che quel documento dimostra che l’iscrizione di Radio Potenza Centrale è di ottobre del 1978 e non del 73, dovrebbe chiarire a breve, con l’uscita di un suo libro sulla storia delle radio, l’aggiornamento dello stato dei fatti. Sullo stesso sito citato da Luppino, “StoriaradioTV” è pubblicato un altro articolo col quale si individua la nascita delle radio libere in Italia nel mese di Marzo del 1975.
Ora Luppino sembra non fare più menzione del certificato e della primogenitura delle radio libere di Postiglione. Ora, messo nell’angolo, ci prova con: “diffuse nell’etere i primi segnali liberi”. Di quali segnali si tratta? Perché se sono le trasmissioni in etere, il primo sarebbe stato Guglielmo Marconi. Ma ancora prima le tribù indiane, coi segnali di fumo liberi, e come. La storia è zeppa di “segnali liberi” prima del 1973. A partire da chi ha progettato i sistemi di trasmissione che sicuramente li ha provati prima di metterli sul mercato. Qualcuno dei coinvolti, che ha saputo delle novità, dice: è una vicenda che ha dell’allucinante. Istituzioni come quelle comunali e addirittura Prefetizie , che si sono lasciate trarre in inganno da un “particolare” signore di Sapri. Che cambia versione e si attribuisce competenze improbabili. Sino a prima che Lucaniaoggi lo smascherasse. Se a queste fonti si ispirano le istituzioni ecco spiegato il degrado delle amministrazioni.