IL SEDICENTE STORICO “PIRATA” DELLE RADIO LIBERE SMENTITO DA UN NOTO STORICO
LUPPINO-CALIMERO NE HA FATTA UN’ALTRA
Dopo l’ennesima uscita, Antonio Luppino le “ha prese di santa ragione” dopo aver chiamato in causa, Massimo Emanuelli“ storico della radio, docente, scrittore e speaker radiofonico, con un post su Facebook (Leggi QUI): “SANREMO 2025, RADIO POTENZA CENTRALE, la radio lucana più ascoltata al Sud, fondata nel 1973 da NinoPostiglione (nella terza foto di archivio), che “diffuse nell’etere i primi segnali liberi”, come ha giustamente osservato, in un suo articolo del 2017, pubblicato sul prestigioso sito web “Storiaradiotv” lo storico della radio, nonché docente, scrittore e speaker radiofonico Massimo Emanuelli, è stata INSERITA nella prestigiosa giuria delle Radio!” La replica di Bonelli non si è fatta attendere con un post chiaro e netto su Facebook: “Sono stato chiamato in causa, ho qualche problema di salute, ma al momento opportuno (non appena risolverò tali problemi, mi auguro presto) interverrò sulla questione. Senz’altro a marzo vi sarà una sorpresa. Il 10 marzo cade l’anniversario
di Radio Milano International, per molti anni considerata la prima radio libera italiana. Radio Milano International fece scuola ma prima venne Radio Parma (anche se in essa vi fu indirettamente lo zampino dei fratelli Borra). Prima ancora vi sono state altre emittenti con prove tecniche di trasmissione ma alcune sono dei clamorosi falsi storici. L’autorevolezza del professor Giorgio Simonelli, il mio lavoro ed alcune fonti che abbiamo ricevuto hanno fatto mi auguro chiarezza. Non è questo il luogo di spiegare come si fa una ricerca storica, come opera una storico, per anni queste cose le ho spiegate nelle aule scolastiche. Quel che è certo è che trovo assurdo litigare sulla primogenitura e prestare fede a certi cialtroni che di storico non hanno alcunché copiano, raccolgono testimonianze (faziosamente a seconda delle simpatie ed antipatie), propongono liberculi pieni di banalità, cercano di improvvisarsi storici senza averne né i titoli né la competenza. A marzo faremo chiarezza con una grande iniziativa con la presenza di molti dei veri protagonisti”
Dopo i vari tentativi di far passare il suo amico, Nino Postiglione, come il pioniere delle radio libere italiane, esibendo un certificato della camera di commercio di Potenza, che probabilmente non ha letto nel contenuto come avrebbe dovuto da sedicente storico (il certificato invece prova l’iscrizione della radio nel 1978 Leggi QUI), col quale si sarebbe accertato la primogenitura, in questi giorni ci ha riprovato con un creativo post su Facebook col quale afferma, senza menzionare più la Rea (associazione delle radio e delle televisioni) e il certificato, che Radio Potenza Centrale sarebbe sempre la prima in Italia, con questa motivazione: avrebbe “inoculato nell’etere i primi segnali liberi” Ovviamente è un’evidente boutade con la quale prova a controbattere le sempre maggiori smentite e prese di distanza di molti, che si sono sentiti tratti in inganno con l’esibizione di quel certificato letto a suo uso e consumo. Di Luppino si possono apprezzare due aspetti: la creatività e la tenacia, nonostante tutto. Purtroppo sono inficiati dai falsi storici che ha in più occasioni “diramato” e dalla mancanza di consapevolezza del danno che sta provocando al suo amico defunto, Postiglione, tirandolo in ballo in continuazione. Probabilmente senza rendersi conto che lui stesso potrebbe rimanere alla storia come “er cazzaro della storia delle radio libere”